8 apr 2010

Murubutu - Storia di Gino



Murubutu ovvero il rapper con più “memoria visiva” che abbia mai ascoltato. Ad ascoltare le sue canzoni sembra davvero di leggere un romanzo di Proust o Camus, tanto sono dense di immagini, odori e sensazioni tattili rievocate . Il rumore della carta stropicciata che accompagna lo scorrere delle tracce diventa presto il simbolo di un album tutto pregno di frammenti di memoria che si accavallano e mescolano tra loro secondo un disegno non lineare e tuttavia mai impreciso.
La storia di Gino, pezzo che rievoca vicende dell'ultimo dopoguerra, su cui di certo mai abbastanza è stato scritto, colpisce per la raffinatezza della tecnica comunicativa scelta: dietro di essa la consapevolezza che “l'apprendimento si nutre di interesse” e che solo la drammaticità di una esperienza vissuta in prima persona sulla propria pelle lascia un ricordo indelebile nella memoria.
Speriamo di non dovere soffrire mai più le angustie di una guerra mondiale per ritrovare in noi la consapevolezza di Gino.

http://www.myspace.com/mteoria
    

3 commenti:

  1. E' grave se solo dopo il Video Quando Venne Lei mi sto riscoprendo questo Artista incredibile ? Meglio tardi che mai, si dice.

    Complimenti.

    R.

    RispondiElimina
  2. Ti odio
    odio i tuoi maglioni
    la tua maleducazione
    il tuo egoismo
    il tuo menefreghismo
    il tuo narcisismo
    il tuo orgoglio
    la tua indecisione
    la tua macanza d'iniziativa
    la tua aria di sfida
    le tue battute penose
    i tuoi capelli
    i tuoi occhi
    i tuoi denti che ti lavi 17 volte all'ora
    i tuoi berretti orribili
    la tua faccia
    le tue gambe
    le tue scarpe sozze
    le tue perversioni da maniaca
    il tuo alvo eccessivamente regolare
    la competizione che vivi nei miei confronti e che mi fa venire la gastrite
    vfc VFC CRETINA!! sei insulsa nel midollo e ti odio.
    Ti odio perchè ti ho dato fiducia, ti ho sempre trattata bene e adesso non riesco a trattarti male. Perchè ti approfitti di me e mi guardi come se fossi io la cattiva tra noi due. Perchè mi giudichi dal piedistallo di paglia che ti sei costruita. Perchè non riesco a liberarmi di te senza creare disguidi. Perchè mi soffochi e mi fai piangere e non mi fai dormire e mi riempi di insicurezza. Sei una brutta persona che ho avuto la sfortuna di malinterpretare. Mi hai fregata! E ora non so come rimediare. Togliti dalla mia strada che ci facciamo ancor più male. O forse tu non ti fai male perchè sei troppo convinta di essere speciale. Sì sei speciale in qualcosa: sei specialmente pessima. Gli altri pessimi li schivo, tu sei una pianta velenosa e appiccicosa che non mi dà pace. Ti insinui nel miei pensieri e non riesco a far altro che pensarti. Lasciami in pace stronza.

    RispondiElimina